Tanto cafone… quanto buono!
Un panino “cafone” non può non essere un panino “gustoso”. Buono, con la B maiuscola! Da addentare sporcandosi la camicia eventualmente, ma senza perderne neanche una mollica. Da approcciare con grandi morsi, quasi famelici. Un panino che fa venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo.
Quando si dice la bellezza di un termine, e delle sue diverse “interpretazioni”. Detto di una persona, cafone non è certo un complimento, anzi. Nel caso di un panino invece (e che panino!), l’idea che viene alla mente (almeno a me) è quella di un panino gustoso, fatto di ingredienti semplici e alla portata di tutti, ma soprattutto ricco. Ricco di bontà. Nel nostro caso, un panino che unisce tanti ingredienti della tradizione enogastronomica campana: dal pane di San Sebastiano (basta il nome) fino alla ricotta di bufala campana aromatizzata con olio e pepe bianco e nero, passando per un “intruso”, che però ha dato al panino quel tocco in più: il Prosciutto di Parma DOP Negroni.
Il ringraziamento per questa piccola (e allo stesso tempo grande) creazione, va a Raffaele Vitale, patron di Casa del nonno 13, ristorante, salumeria e cantina (vedete voi cosa vi piace di più) in provincia di Salerno. Mi è venuto in mente oggi, quando stavo sfogliando i panini d’autore del passato.
Non che uno sia più buono degli altri, ma forse oggi questo qui, un po’ cafone, era quello che meglio si adattava ad un inizio weekend, in cui il sole (speriamo) la farà da padrone…
Facile mi “colpisse”, anche la foto intriga e cattura. È tanto, ma non è troppo. Il prosciutto di Parma sembra essere un perfetto compagno di viaggio. Non lo abbiamo assaggiato (purtroppo), ma ci fidiamo dell’esperienza e del gusto dell’autore. E proveremo a riprodurlo, semmai facendo un salto a Salerno per ritrovare tutti gli ingredienti utilizzati: quelli originali però!