Primavera in fiore: l'evento a Pisa
In vaso, sul balcone, in giardino e nel piatto. La Primavera è un grande toccasana. Al diavolo i rigori invernali: bentornato tepore, benvenuti colori, evviva i profumi. L’aria si fa mite, sbocciano i fiori con cui decoriamo tavola e piatti. Infine buttiamoli in padella.
Niente di nuovo, a dire il vero. Le ricette sono tante, spesso neppure ci pensiamo.
Lo zafferano altro non è che lo stimma del Crocus Sativus, entrato nella tradizione culinaria del nostro Paese sotto forma di svariati piatti: che risotto alla milanese sarebbe altrimenti? Un ricco sformato di cavolfiore (ma anche lessato e condito di un ottimo giro d’extravergine va bene), la frittata di carciofi (che bontà tagliati finemente a crudi in insalata con qualche velo di grana), i fiori di zucca aggiunti alle minestre oppure fritti, i giovani virgulti di campo. E che sapore la misticanza selvatica!
Margherite, garofani, primule, rose, lavanda… Da impiegare per deliziose tisane, sciroppi, marmellate oppure a lavorar di mestolo in portate affatto marginali. C’è chi con i garofani insaporisce il ragù di carne, la lavanda la manteca insieme al gelato oppure la aggiunge a crudo al condimento della pasta a base di carciofi.
Le rose vanno bene nel risotto come pure la calendula. Le margherite si adattano alla zuppa. Le violette sono ottime candite.
Le rosette fogliari del papavero s’infilano in minestre e ripieni, i fiori in dolcetti e crostate. Dioscoride cita una minestra con foglie novelle di olmo. I fiori della carota selvatica costituiscono il cuore di golose frittelle dolci.
Che dire poi dei boccioli violetti della borragine: Plinio sosteneva che consumati in insalata liberassero dai cattivi pensieri, non a caso la pianta è detta anche “erba del buonumore”.
Ho acceso la vostra curiosità? Volete saperne qualcosa di più? A Pisa , la città toscana nota per la Torre Pendente, da venerdì 1 a domenica 3 aprile si svolge una rassegna dedicata a piante e fiori. “Fior di Città. Pisa in Fiore 2011 è una grande festa in omaggio alla bella stagione.
Fatta di tante bancarelle fiorite ma anche interessanti momenti di approfondimento. La organizzano i ragazzi della Stazione Leopolda, sostenuti da tante altre giovani associazioni cittadine capaci ancora di vedere il mondo attraverso lenti colorate.
Si svolge alla Leopolda, nello storico Giardino Scotto , in alcune vie del centro storico trasformate per l’occasione in un prato erboso dove venti giovani artisti dipingeranno a proprio modo la natura.
Uno chef farà dimostrazioni pratiche su come ottimizzare piante e fiori in cucina, il cioccolatiere Paul De Bondt racconterà (e farà assaggiare, che malaccio non è…) come li trasforma in deliziosi cioccolatini, esperti insegneranno a scegliere gli ortaggi in funzione delle loro proprietà nutrizionali e salutistiche, l’Accademia Italiana del Peperoncino organizzerà un divertente aperitivo.