Finto cristallo, canapa per giocare a tavola
Sorseggiare una bibita in un bicchiere di design, si può. E scoprire poi che è esposto al Moma di New York , il museo di arte moderna più famoso al mondo.
Scaraffare acqua da una brocca dal fianco extralarge nel colore dell’arancio, della banana, della fragola, del kiwi. Apparecchiare la tavola con eleganti calici colorati che l’occhio (facilmente tratto in inganno) direbbe di cristallo, per accorgerci al tatto che sono realizzati in policarbonato.
Tutto questo è Mario Luca Giusti , marchio fiorentino di arredo per la tavola che abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Taste , il salone delle migliori produzioni gastronomiche del Bel Paese, nella sezione dedicata agli oggetti di food & kitchen design.
Il loro carico a una tavola che appaga l’occhio e non solo la gola lo aggiungono altri creativi del desco. Riccardo Barthel , altro marchio fiorentino che ha arredato con piante aromatiche e credenze vintage lo spazio del design.
Tablecloths.it mettendo a frutto l’esperienza generazionale nel mondo del colore (la famiglia di Massimiliano Parri, mente e gusto della giovane azienda pratese, stampa tessuti), ha creato una linea di runner e tovagliette all’americana easy e al tempo stesso molto chic.
Moderne ma ancorate al passato sono invece le porcellane di Epifanie che veste portauovo, tazzine e oliere come fossero vecchi fiaschi o botti.
Amblekodi fa dell’antica pianta della canapa il punto di partenza di tovaglie, grembiuli, fodere per cuscini, abiti possibilmente bio.
Gandini Foodwear veste chef di linee asimmetriche che intersecano e si ricompongono in una raffinata semplicità dai colori della terra.
“L’idea nasce dal desiderio di proporre sotto nuova veste oggetti classici che ciascuno di noi ha in casa – racconta Mario Luca Giusti, una famiglia nel calzaturiero sin dal 1860, motivato a cambiare starda da un mercato diventato capriccioso dopo che l’Euro ha mandato in pensione la vecchia Lira – Niente vetro, né ceramica mi sono detto, ma policarbonato, acrilico, melamina”.
In più il colore. Rosso, blu, arancio, viola… Per stoviglie chic perfette in feste a bordo piscina, pic nic verdi e gite in barca. O accoccolati in casa sul divano, reggendo tra le dita un calice che fa invidia ai delicati (e bellissimi) Riedel , perché quello di andare in mille frantumi (se sfugge la presa) non è il suo destino.
A gennaio è arrivato il primo importante riconoscimento internazionale: la telefonata dal Moma. Anche se già ne erano giunti molti da personaggi più o meno noti, fedeli allo shopping dell’arredo charmant.
Il Moma (museo cult per gli amanti dell’arte moderna) ha voluto per sé il Venezia, bicchiere panciuto che ricorda tanto un cocktail on the rocks. Mentre il mese prossimo Giusti presenterà la nuova linea Missoni al Salone Internazionale del Mobile .
Perché un oggetto apparentemente classico, se hai voglia di giocare può trasformarsi in qualcosa di innovativo. Senza tintinnii di cristalli o porosità campagnole di ceramiche. Pomposamente sobri solo all’occhiata fugace che si trasforma in stupore al tatto. Vestendo tessuti docili e linee di grande personalità. Andando dal fruttivendolo con un borsone ricavato da vecchie vele dismesse. Concedendoti una sana colazione e il messaggio ben augurale di un tovagliato che suoni la carica.
Moderni foodies crescono!