Parlando di evergreen
Quando inizia il mese di dicembre la nostra mente corre velocemente alle imminenti festività natalizie, dove avremo la possibilità di trascorrere del tempo con le nostre famiglie, dedicandoci in alcuni casi alla realizzazione di qualche piatto più complesso e meno sbrigativo di quelli che assembliamo, spesso in maniera frettolosa, durante le caotiche giornate lavorative. Considerato che la buona tavola richiede sempre la presenza di una bottiglia adeguata perché non utilizzare lo stesso vino scelto per la ricetta per rallegrare il palato dei nostri commensali? Esiste un piatto che ricalca alla perfezione questo presupposto. Parliamo del brasato al Barolo fiore all’occhiello della migliore tradizione gastronomica piemontese.
La preparazione non è delle più celeri, ma il risultato non mancherà di ripagarvi del tempo speso dietro i fornelli. Per prima cosa bisogna procurarsi la giusta tipologia di carne che, nella ricetta tradizionale, è rappresentata da una razza di bovino allevata in Piemonte chiamata Fillone. Recuperata la materia prima si passerà alla sua marinatura, di circa 12 ore, dopo averla ricoperta con un litro di Barolo, aggiungendo verdure e spezie. A ragion veduta, non avendo a disposizione del Barolo, si può sostituire il suddetto vino con un altro prodotto comunque con uve Nebbiolo, lasciando pressoché inalterato il risultato finale. Una volta che la carne è stata marinata andrà posta in una casseruola con il liquido rimasto e le verdure, facendola cuocere a fuoco molto lento insieme al burro che precedentemente sarà stato soffritto.
Quando la cottura sarà terminata si servirà la carne affettata insieme al liquido di cottura addensato con un goccio di brandy. L’abbinamento con il vino in questo caso è scontato, con una bottiglia di Barolo che farà bella figura sulla tavola.
Un vino dal colore rosso granato, dalle spiccate e inconfondibili sensazioni di viola, piccoli frutti rossi e pepe nero, coadiuvate da un struttura di razza, possente ma allo stesso tempo elegante.
Preparando questo piatto non soltanto avrete la possibilità di gustare un vero e proprio evergreen della nostra gastronomia ma, proponendolo insieme ad un vino simbolo dell’enologia italiana, omaggerete di una sorta di regalo i vostri ospiti, deliziandoli con un’affascinante gioco di sapori uniti dalle sensazioni uniche di questo abbinamento.
Il risultato è garantito, perché il piacere per le emozioni che il gusto riesce a generare è un qualcosa che accomuna semplicemente e indistintamente ogni persona.